Le normative sulle spedizioni e-commerce

Quando le spedizioni internazionali attraversano le frontiere sono sottoposte alle formalità doganali. È bene ricordare che, oltre alle normative generali in materia di import ed export, alcuni paesi hanno introdotto requisiti specifici per alcuni prodotti. Dal momento che molti articoli venduti tramite e-commerce sono regolamentati, le probabilità che anche i vostri ricadano in questa categoria sono più che concrete.

Non stupitevi se il tentativo di comprendere il funzionamento dei regolamenti sulle spedizioni internazionali ricorda un'immersione in acque paludose: si tratta di temi complessi. In questa guida cercheremo di delineare gli interventi e gli aspetti più importanti.

Cosa sono le merci regolamentate?

La vendita e l’acquisto di determinati prodotti vengono spesso regolamentati dalle autorità del paese di esportazione o di importazione, con normative che variano da uno stato all’altro. Alcuni prodotti possono essere venduti liberamente in un Paese, ma essere soggetti a rigorose limitazioni o addirittura essere vietati in un altro. 

I beni regolamentati non sono quelli palesemente pericolosi, come le armi da fuoco, o quelli da sempre sottoposti a controlli, come l’alcol o i medicinali. Può sorprendere, ma anche la seta, le ceramiche smaltate, i libri e i cosmetici figurano spesso tra le classi di beni regolamentati.

Come si può sapere se i prodotti sono regolamentati?

Che stiate introducendo un nuovo prodotto sul vostro store online oppure spedendo articoli consueti in un nuovo Paese o territorio, abbiamo alcuni consigli per voi:

1. Verificate se il prodotto o alcuni suoi componenti sono soggetti a regolamentazioni nel Paese di destinazione.

Ad esempio, se spedite una sveglia con batteria al litio, dovrete considerare le batterie separatamente

2. Scoprite quali autorità disciplinano il vostro articolo

Rivolgetevi al vostro corriere o consultate le autorità doganali del Paese di destinazione. Per fare un esempio, tutti gli alimenti e i farmaci importati negli Stati Uniti sono disciplinati dalla FDA, mentre in Canada da Health Canada.

3. Precisate i requisiti di conformità previsti

Questi ultimi variano da un Paese e da un prodotto all’altro. Accertatevi di non dovervi registrare in qualità di venditore online oppure di non dovervi procurare licenze o permessi specifici.

4. Raccogliete la documentazione occorrente per dimostrare la conformità dei vostri prodotti

Ricordate che sarà necessario fornire documenti originali o certificati, che talvolta richiedono tempo.

5. Consultate i regolamenti sulle esportazioni del vostro paese

I beni saranno sdoganati due volte durante il transito verso il vostro cliente. Durante la fase di preparazione dei documenti, tenete a mente che le normative sulle esportazioni del vostro Paese potrebbero differire da quelle di importazione nel Paese di destinazione.

Ad esempio, molti Paesi applicano normative rigorose sull’esportazione di beni che esprimono la loro eredità culturale. Se dovete spedire dei Buddha dalla Cambogia, della seta dall’India o delle icone dalla Russia, dovrete conformarvi ai regolamenti di esportazione previsti.

5. Verificate con il corriere se trasporta il prodotto di interesse

Alcuni prodotti, come gli alimenti freschi o le piante vive, necessitano di trattamenti particolari durante il trasporto. Altri, come le sigarette elettroniche, sono severamente regolamentati in moltissimi Paesi. Non dimenticate di appurare per tempo con il vostro corriere se può farsi carico di questi articoli.

Esistono prodotti più spesso soggetti a regolamentazioni?

Pur non avendo la pretesa di essere esaustiva, questa lista riporta i prodotti che sono regolamentati con maggiore frequenza.

  • Bevande alcoliche e non alcoliche
    s
  • Animali e materiali biologici
  • Prodotti animali (pelli, pellame, ecc.)
  • Abbigliamento 
  • Giocattoli per bambini
  • Farmaci controllati e medicinali
  • Monete 
  • Prodotti caseari
  • Diamanti e gemme 
  • Dispositivi elettronici con batterie al litio (ad es. cellulari, laptop, e-bike)
  • Fuochi d'artificio
  • Alimenti 
  • Beni che violano la proprietà intellettuale
  • Materiale pornografico e/o osceno
  • Materiali in plastica (ad es. gli utensili da cucina, i giocattoli, ecc.)
  • Terriccio
  • Occhiali da sole
  • Orologi da polso
  • Armi o componenti di armi e relative imitazioni
  • Legno e imballaggi in legno

Occorre registrarsi presso qualche ente come venditori online?

Se vendete i vostri prodotti all'estero, noterete che alcuni Paesi vi chiederanno di registrarvi presso delle autorità competenti. Ad esempio, le società di e-commerce operanti in Unione europea devono possedere un numero EORI per ogni Paese europeo in cui sono stabilite.

In alcuni Paesi le registrazioni sono richieste per determinati prodotti. Poniamo che vogliate spedire dispositivi di rete in Sudafrica: siete tenuti a registrarvi presso il National Regulator for Compulsory Specifications (NRCS). 

Che ruolo svolge l'importatore?

Quando si importano merci in un Paese, qualcuno deve occuparsi della documentazione e delle procedure di sdoganamento. Questa persona o organizzazione, il cui nome si trova su tutta la documentazione doganale, è denominata importatore. Talvolta, l'importatore si occupa anche di pagare le commissioni di sdoganamento.

Per gli acquisti individuali e le spedizioni consumer-to-consumer (C2C), l'importatore è la persona indicata come acquirente. Corrisponde anche al destinatario e al proprietario delle merci. Tuttavia, quando le merci vengono inviate a un centro di distribuzione, il destinatario finale non può essere il responsabile delle procedure di sdoganamento. È qui che entra in scena un importatore di terze parti. Questa persona o organizzazione può fungere temporaneamente da proprietario delle merci. Può anche essere responsabile per l'esibizione della documentazione corretta e delle commissioni relative allo sdoganamento.

Cos’è il certificato di conformità (COC)?

Il certificato di conformità, talvolta definito anche marchio di conformità, viene rilasciato dal fabbricante o da un laboratorio indipendente autorizzato. Certifica che il prodotto è stato testato e soddisfa i requisiti tecnici e di sicurezza previsti. Un esempio di certificato di conformità è il marchio CE, obbligatorio per diversi articoli, dai laptop ai giocattoli, commercializzati in Unione europea.

Il certificato di conformità deve essere in vista sul prodotto oppure, in casi eccezionali, sull'imballaggio o sui manuali che lo accompagnano. Non dimenticate che i requisiti di conformità previsti per le esportazioni e le importazioni possono variare da un Paese all’altro e che alcuni prodotti necessitano di più di un certificato.

Come va presentata la documentazione?

Se presentate i documenti doganali in via digitale, molti dei documenti che avete caricato potrebbero restare validi per più spedizioni, come la registrazione EORI. Rivolgetevi al vostro corriere per sapere se ciò vale anche per i vostri prodotti.

Di recente sono state modificate le leggi sull'import per l'e-commerce?

Innanzitutto, tenete a mente che le leggi in materia di importazioni subiscono modifiche con una certa regolarità ed è quindi importante restare aggiornati per conoscere le eventuali implicazioni per le vostre attività. Alcune delle novità più recenti sono illustrate di seguito.

Europa: eliminazione della soglia per le spedizioni di basso valore

Dal 1 luglio 2021 sono entrate in vigore 2 nuove normative sull'IVA:

  • la soglia applicabile ai beni di valore ridotto, inferiore al 22 €, ai fini dell'applicazione IVA sarà abolita
  • verranno introdotte le nuove normative IVA dedicate all'e-commerce a livello europeo

Francia: cambiamenti al regime IVA sulle importazioni

A partire dal 1 gennaio 2022, tutte le aziende che fungono da importatore per le merci importate in Francia, devono detenere una Partita IVA francese. La dichiarazione e il versamento dell'IVA sull'importazione, che in precedenza passavano dalla dogana, fanno ora parte della dichiarazione IVA dell'azienda.

Tuttavia, i soggetti e le aziende che importano direttamente senza una Partita IVA francese non sono interessati da questa modifica. Esattamente come avveniva prima del 1 gennaio 2022, dovranno inviare un modulo di dichiarazione di importazione e gli verrà addebitata l'IVA all'importazione quando le merci saranno sdoganate.

Australia: obbligo di registrazione per i venditori online

I rivenditori online che spediscono in Australia dovranno fare richiesta di registrazione per poter spedire i prodotti di basso valore in regime di esenzione doganale e fiscale entro un massimo di 70.000 AUD annui. Affinché i vostri clienti possano beneficiare dell'esenzione, non dimenticate di includere il vostro numero di registrazione sulla fattura commerciale e la Lettera di Vettura aerea.

Norvegia

Dal 1 aprile 2020 sono entrate in vigore due nuove normative:

  • È stata eliminata la soglia minima per i prodotti di basso valore e l'IVA e gli oneri doganali sono ora applicati a tutti i beni Si è superata in questo modo la normativa precedente, in base alla quale i beni di valore inferiore a 350 NOK erano esenti dall'IVA, dai dazi e dalle accise.
  • Scatta l'introduzione dello schema VOEC, ovvero il nuovo regime IVA sull'e-commerce. In base ad esso i rivenditori online B2C che commerciano beni di valore inferiore a 3.000 NOK con un fatturato annuo superiore a 50.000 NOK devono registrarsi al sistema VOEC e applicare l'IVA norvegese, attualmente al 25%, sulle loro merci. 

Svizzera

Se dovete spedire in Svizzera ricordate che, al momento, il Paese non prevede un regime IVA semplificato per l'e-commerce.

Stati Uniti: ingresso duty free per le merci regolamentate dalla PGA

Il regime previsto dall'Entry 86 consente ai beni regolamentati dalle agenzie governative partner, le PGA, di entrare negli Stati Uniti in regime di esenzione fiscale e doganale. Ciò vale per le spedizioni il cui valore al dettaglio totale sia inferiore a 800 USD.

Tuttavia, non tutti i beni regolamentati dalle PGA possono usufruire del regime ET 86: alcune spedizioni devono comunque essere sottoposte a sdoganamento formale. Questo vale ad esempio per i prodotti a base di tabacco e alcol, i beni tassati in base all'Internal Revenue Code e gli articoli soggetti a oneri doganali di contingentamento, anti-dumping o compensativi.

Ancora in fase di test, l’Entry Type 86 al momento non è ancora obbligatorio per gli importatori.

Questo sito è stato ideato per fornire informazioni di carattere generale sulle spedizioni. In caso di dubbi sui requisiti applicabili alla vostra spedizione, rivolgetevi al vostro corriere. Prima di effettuare le vostre spedizioni, verificate le norme e i regolamenti dei Paesi di origine e destinazione. Queste informazioni sono generalmente riportate sui siti internet governativi.

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