Focus sul social commerce

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CONOSCENZA DEL MERCATO




Focus sul social commerce

Con un pubblico estremamente coinvolto e cifre in crescita, sta diventando difficile ignorare il social commerce.


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Tempo di lettura medio: 5 minuti





I risultati in sintesi

Il social commerce sta crescendo rapidamente, tanto che si prevede che le vendite globali quadruplicheranno entro il 2029.


Il social commerce può implicare diverse azioni, dal tagging dei post fino alla collaborazione con influencer. La chiave per una strategia di successo, però, è la coerenza.


La “social proof”, o prova sociale, può essere uno strumento potente: trovare il modo giusto per generarla e sfruttarla potrebbe incidere fortemente sui tassi di conversione.


La fiducia è una barriera fondamentale per alcuni consumatori. Le aziende che riescono a conquistarla sui social potrebbero raccogliere molti frutti.





90% grafico a torta
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dei rivenditori ha affermato che il social commerce si è dimostrato efficace per la loro attività nel 2023


Il social commerce si sta dimostrando un ingrediente essenziale del mix dell’e-commerce. Ma, soprattutto, sta cambiando il nostro modo di fare acquisti.

McKinsey lo ha definito un "cambio di paradigma nelle modalità di interazione dei consumatori con i brand"1 e i numeri confermano questa affermazione. Secondo alcune stime, le vendite social commerce a livello mondiale arriveranno nel 2024 a una quota di 1.700 miliardi di dollari. Ed entro il 2029 la cifra è destinata a quadruplicarsi.2

Ma cos'è esattamente il social commerce?

Semplicemente, è l'atto di vendere beni e servizi su piattaforme di social media. È un'enorme comodità per un gran numero di persone che sta già scoprendo i prodotti che vuole acquistare sui social. Aiuta a generare vendite nel punto di interesse immediato, a facilitare gli acquisti d'impulso e a rendere il percorso di shopping più rapido e fluido.

Ma esistono anche altri motivi per cui il social commerce si sta affermando in maniera così imponente. Gran parte della popolazione trascorre molto tempo sui social, diventando così più facile da raggiungere, mentre la Gen X, i Millennials e la Gen Z affermano che i social sono il loro canale preferito per scoprire nuovi prodotti3.

Sta funzionando anche per i rivenditori. Quasi il 90% dei rivenditori ha affermato che il social commerce si è dimostrato efficace per la loro attività nel 2023, mentre, nello stesso anno, il 59% ha dichiarato di aver venduto di più attraverso i social rispetto all’anno precedente.4




Il social commerce in sintesi

$8,5 trilioni

Il valore stimato delle vendite globali di social commerce entro il 20305


151 minuti

La fruizione media quotidiana dei social media da parte degli utenti online a livello mondiale6


83%

Quota di consumatori della Gen Z che dichiara di iniziare alcuni o tutti gli acquisti sui social media7


59%

I consumatori nel mondo che hanno usato i social media per fare acquisti8






Social commerce: quattro pilastri per il successo




1


Personalizzazione dei contenuti

Le aziende possono sfruttare il social commerce in vari modi, ad esempio taggando i loro articoli in post e video, creando annunci con opzioni di acquisto e collaborando con influencer per promuovere i loro contenuti. È importante che ogni brand sappia trovare il giusto equilibrio per i suoi clienti per massimizzare l'efficacia delle attività, ma anche comprendere a fondo le sfumature, le caratteristiche e il profilo del pubblico di ogni piattaforma social. Questo può aiutare a stabilire su quali piattaforme concentrarsi e a personalizzare i contenuti in modo più efficace.

Social commerce
Social commerce
Social commerce



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Coerenza

I social media si nutrono di nuovi contenuti e il social commerce non fa eccezione. Mantenere attivo il dialogo con i propri follower e i propri potenziali clienti può essere cruciale tanto quanto la coerenza della propria strategia per fidelizzare e comunicare al meglio con il proprio target.9 La frequenza dei post varierà a seconda del brand e delle piattaforme utilizzate: qui potete consultare alcuni suggerimenti basati su diverse ricerche.




3


Social proof: un elemento da coltivare

Che si tratti di recensioni, testimonianze, contenuti generati dagli utenti o qualsiasi altra cosa che dimostri un engagement positivo di persone reali con il prodotto, la social proof dimostra approvazione e credibilità, instaura fiducia e stimola le vendite. Alcuni dati, ad esempio, rivelano che in un periodo di tre mesi un quarto degli utenti social ha acquistato un prodotto sulla base della raccomandazione di un influencer.10 Esistono molti modi per favorire la social proof, dalla collaborazione con influencer alla richiesta di recensioni ai clienti, fino all'invito a condividere le proprie esperienze. Sfruttare il suo potere può essere importante per sancire il successo delle proprie attività di social commerce.

Social proof: un elemento da coltivare
Social proof: un elemento da coltivare
Social proof: un elemento da coltivare



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L'importanza di ascoltare i dati

L'analisi delle performance dei post social aiuta i brand a personalizzare i loro contenuti in modo più efficace. Un esempio è quello del monitoraggio di like, condivisioni e commenti, che può rivelare quali contenuti funzionano e quali no.11 Le aziende possono anche scavare più a fondo fino a raggiungere livelli più granulari, ad esempio stabilendo quali temi visivi risuonano maggiormente, quali tipi di contenuti hanno più impatto, o quali prodotti riscuotono più successo.12 I dati disponibili sono tantissimi e sfruttarli bene può essere fondamentale per creare contenuti più convincenti e mirati.




Altre tre cose da valutare




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Comprendere i dati demografici

Il social commerce si orienta verso le fasce di consumatori più giovani, ma non tanto quanto si potrebbe pensare. I dati mostrano infatti che, nel secondo trimestre del 2023, il 70% dei millennials (tra i 27 e i 42 anni) ha effettuato un acquisto diretto su una piattaforma social, e lo stesso vale per il 52% dei consumatori della Gen Z (tra i 18 e i 26 anni).13 Con una percentuale del 51%, però, la Gen X (tra i 43 e i 58 anni) si situa appena al di sotto, mentre i baby boomer (tra i 59 e i 77 anni), con una percentuale del 46%, sono solo leggermente più indietro. Questo sta a indicare che il social commerce non è solo appannaggio dei più giovani: anche i consumatori più maturi sono molto attivi e non vanno trascurati.




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Puntare sull’affidabilità

Il social commerce non ha conquistato tutti. Per alcuni consumatori, un grande ostacolo è la fiducia: circa 4 consumatori su 10 che non hanno mai fatto acquisti sui social media si dicono preoccupati per la sicurezza dei loro dati e una quota simile è diffidente nei confronti dei rivenditori.14 Anche se queste cifre si riducono tra chi fa già uso del social commerce, restano significative: rispettivamente 29% e 23%. Questo dimostra quanto conti la fiducia per convertire i consumatori: trovare modi per aumentarla potrebbe generare grandi impatti sulle vendite.




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Non dimenticate i clienti commerciali

Il social commerce non è solo per i consumatori, poiché dimostra una forte presenza B2B. Una ricerca di Salesforce rivela che il 50% delle aziende B2B vende già sui social attraverso post o annunci con opzioni di acquisto15, mentre il 55% dei brand B2B sta investendo sui social media.16 Date le previsioni di crescita dei tassi di adozione del social commerce a livello B2B17, potrebbe risultare interessante concentrarsi su questo canale di vendita.



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